Giano

Scuola Elementare per il Commissariato Straordinario per il Sisma in Centro Italia a Giano dell’Umbria

Schemi
Disegni
Foto
Lungo la Flaminia

Il progetto per la nuova scuola elementare di Giano dell’Umbria è frutto della sinergia tra Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Architettura – DIDA e Ingegneria Civile e Ambientale – DICEA) e la Struttura del Commissario di Governo per la Ricostruzione che con il Programma Straordinario per la riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2016/2017, ha dato incarico ad alcune Università italiane di collaborare per la progettazione di 21 edifici scolastici situati nelle aree colpite dal sisma. Il 28 febbraio 2017, dopo meno di un mese di lavoro, il gruppo di lavoro ha consegnato alla Struttura del Commissario il progetto a livello di definitivo. La realizzazione di un progetto così impegnativo, sia per tipologia funzionale che per localizzazione in un’area a forte rischio sismico, e in tempi molto ristretti, non è il solo buon esito di questa importante operazione di connubio tra gli enti coinvolti. Questa è anche una risposta che e risorse umane e tecniche del Paese hanno saputo offrire dimostrando come la ricerca universitaria e le professioni possano essere effettivamente messe sempre al servizio della società e del territorio.

Questa esperienza è un campione di progettazione integrata concepita seguendo le restrittive linee guida imposte dalle procedure commissariali per realizzare un edificio capace di rispondere ai requisiti di sicurezza, durabilità nel tempo e compatibilità ambientale secondo gli elevati standard per l’edilizia scolastica, oltre e non in secondo luogo, alla previsione di realizzabilità dell’intervento in soli 100 giorni. Questi i punti salienti attorno ai quali il progetto è stato concepito e sviluppato con il supporto di professionisti, giovani architetti e ingegneri (dottori di ricerca e studenti delle scuole di specializzazione) che, in breve tempo, coordinati dalla squadra coinvolta, hanno redatto il progetto messo a disposizione della Struttura del Commissario entro i termini previsti. All’apertura dell’edificio 160 alunni sono stati ospitati in un nuovo edificio realizzato integralmente “a secco” (eccetto le fondazioni), con tecnologie edilizie avanzate che, oltre a garantire un ottimo benessere complessivo, ha permesso alla struttura di essere classificata per la sicurezza in interesse strategico in Classe d’Uso IV e con un indice di prestazione energetica globale corrispondente ad una Classe A3.

L’impianto a corte, memore dei vicini scavi archeologici di una villa romana sulla Via Flaminia, propone un ulteriore approfondimento, dopo i progetti per edifici scolastici precedenti, nell’ambito della scelta configurazionale dei moduli indipendenti. Questi, non più disposti linearmente, qui si concentrano attorno ad una corte/playground e riuniti sotto una lastra di copertura realizzata, questa volta, in acciaio per economia tecnica e di tempi di realizzazione. La distribuzione a corte ha permesso così di comprimere lo spazio necessario planimetricamente per accogliere tutte le funzioni richieste senza prevedere la demolizione della scuola preesistente. Infondo questo tipo claustrale è stato verificato come garantisca al meglio, da parte degli operatori, il completo controllo delle dinamiche organizzative e degli spostamenti degli scolari. Sopra il podio unitario e sotto la grande copertura metallica si articolano, quindi, i moduli funzionali indipendenti realizzati con tecnologia steel-frame e rispondenti alle complesse esigenze dell’attività didattica, raccogliendosi attorno ad una ampia corte protetta destinata alle attività didattiche all’aperto. Gli spazi sono articolati in modo da consentire agli alunni di approvvigionarsi autonomamente di informazioni diversificate attraverso metodi non convenzionali (rispetto alla sola didattica frontale) così come dettato dai metodi pedagogici contemporanei. Garantite, come richiesto dal Commissariato, la totale auto-sufficienza energetica e la migliore resa termico-acustica degli ambienti. Il progetto, realizzato secondo il metodo dell’appalto integrato, purtroppo non ha visto interpellati i progettisti nelle successive fasi, portando alla realizzazione di un edificio che per caratteristiche generali rispecchia il progetto, ma che per logiche utilitaristiche ne differisce per alcuni dettagli e soprattutto nei materiali e nella componente cromatica.

Un peccato che tanti sforzi e tanto lavoro svolto con passione in così breve tempo, non abbia visto da parte del Commissariato e dell’Amministrazione comunale di Giano dell’Umbria, non tanto un ringraziamento ai progettisti ma almeno l’invito all’inaugurazione avvenuta (a quel che si è saputo dalla stampa) il 19 settembre 2019.

Architettura
Michelangelo Pivetta 

Marcello Verdolin

con
Giacomo Razzolini
Vincenzo Moschetti
Davide Lucia
Elisa Monaci
Luisa Palermo


Rilievo topografico tridimensionale digitale
Stefano Bertocci
con
Marco Ricciarini


Tecnologie costruttive e sostenibilità
Paola Gallo


Strutture, geotecnica e fondazioni speciali
Paolo Spinelli
Mario De Stefano
con
Maurizio Orlando
Massimo Lapi
Ersilio Vitolo


Progetto impianti meccanici ed elettrici
INVITALIA spa


Anno
2017